Quest’estate ho letto parecchi romanzi, alcuni più belli di altri, e anche un saggio (genere di cui, devo dire, non sono particolarmente esperta) che mi ha molto colpito: Sapiens di Yuval Noah Harari.

Il titolo completo di questo libro è Sapiens. Da animali a dei. Breve storia dell’umanità. Ed è proprio questo lo scopo dell’opera: ripercorrere la storia dell’Homo sapiens – cioè la nostra storia – dai suoi primi albori, circa 70.000 anni fa, fino a un futuro prossimo.
Non è facile racchiudere settanta millenni in cinquecento pagine, e infatti Harari non si sofferma su quei particolari, insignificanti su larga scala, che appesantirebbero la lettura: qui non trovano spazio infinite successioni di imperatori, leggi, battaglie, riforme e controriforme. Pur essendo un libro di storia, Sapiens vi sembrerà un appassionante romanzo. In effetti, quale racconto è più interessante di quello della nostra vita?
Chi siamo? Perché siamo in questo modo? Come lo siamo diventati? Sono domande che l’umanità si pone da secoli e a cui ognuno ha trovato una risposta diversa.
Harari cerca di rispondere tracciando la nostra storia attraverso i grandi cambiamenti biologici, culturali, sociali e psicologici che, passo dopo passo, hanno contribuito alla formazione della nostra mentalità e del nostro stile di vita attuale.
Non si focalizza su un determinato continente o popolo, ma racconta una storia globale, pur traendo esempi e aneddoti da ogni cultura.
Inizialmente, racconta, eravamo animali insignificanti ai margini della catena alimentare e dovevamo lottare quotidianamente per la sopravvivenza contro leoni, tigri, altri animali e uomini.
Poi, con la cosiddetta Rivoluzione cognitiva, abbiamo sviluppato delle capacità mai viste prima: l’immaginazione, per esempio, e la propensione a collaborare in grandi gruppi.
Così sono nate le società: prima tribù di cacciatori-raccoglitori, poi villaggi agricoli, e infine enormi imperi e moderne metropoli. Come è stato possibile tutto ciò?
Harari evidenzia l’importanza delle cosiddette realtà immaginarie, una serie di invenzioni che esistono solo nella nostra coscienza condivisa e che ci permettono di cooperare anche tra estranei. Le leggi e le aziende ne sono un esempio. Tre di queste, i soldi, gli imperi e le religioni, – sottolinea l’autore – hanno permesso all’umanità di unificarsi fino a formare la società globale di oggi.
Con molti esempi interessanti e un linguaggio diretto e scorrevole, Harari ci mostra il processo che ha creato la società odierna e – soprattutto – ci rivela che questa non è l’unica possibile.
Sapiens è un saggio adatto anche a chi non sa niente della materia, ma si lascia incuriosire dalla storia. Un libro che spinge alla riflessione e ci ricorda di non dare niente per scontato.

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